love brand
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Ogni marca riveste un ruolo sul mercato. C’è chi si ritaglia un suo segmento, chi ne crea uno tutto nuovo, chi ha centinaia di migliaia di competitor, e chi crea monopoli di fatto. Tutti i brand però concorrono alla stessa cosa: restare rilevanti nelle abitudini di acquisto dei consumatori.

Non tutti i brand però sono anche dei Love Brand, cioè brand da amare.

I brand più amati infatti sono quelle marche che riescono a colmare il divario tra il focus sull’esperienza di consumo individuale e sporadica, e la costruzione di un business sostenibile che contribuisca a cambiare il mondo in meglio.

Ma cos’è nello specifico un Love Brand, e cosa puoi imparare da loro per farti ricordare e soprattutto, farti amare dalla tua audience?

 

Che cos’è un Love Brand?

Come accennato prima, un Love brand è, secondo alcune teorie di marketing di inizio anni 2000, un brand in grado di creare una relazione unica nel suo genere con i consumatori, relazione in cui la fedeltà (e l’amore) vanno ben oltre le scelte razionali.

Nel libro “Lovemarks: il Futuro oltre i Brands” del 2004, Roberts scrive che «i lovemark trascendono i brand, […] raggiungono il tuo cuore tanto quanto la tua mente, creando intimità e connessioni emotive tali che tu semplicemente non possa vivere senza di loro. Porta via un brand e le persone troveranno un sostituto. Porta via un lovemark e le persone protesteranno per la sua assenza. I lovemark sono relazioni, non semplici transazioni».

Essi hanno la capacità di comprendere i desideri dei consumatori, alcune volte anche anticiparli, e creare grandi esperienze che li rendono parte della loro esistenza. 

Da un punto di vista pragmatico, i Love Brand sono marchi che i consumatori scelgono per anni, senza mai stancarsi, addirittura perdonando eventuali errori e senza mai essere sedotti da competitor che, pure, offrono condizioni migliori.

La forte “connessione emotiva” con i consumatori è ciò che distingue un Love Brand da un altro semplice brand. Pensa a marchi come IKEA, Apple, o LEGO: ognuno di loro, con iniziative diverse, ha costruito una propria immagine a prova di fallimento o scivolone mediatico.

 

Quali sono i brand più amati al mondo?

Anche nel 2022, con il report Brand Love, Talkwalker ha stilato una classifica dei marchi più amati dai consumatori a livello mondiale e ha individuato, servendosi in questa edizione della collaborazione con Hootsuite, le ragioni più profonde che hanno assegnato loro lo status speciale di brand da amare.

Secondo criteri come Passione, Soddisfazione del cliente e Fiducia, il report di quest’anno ha evidenziato come i consumatori abbiano premiato quelle aziende che si sono impegnate a compensare l’impronta di carbonio delle proprie attività, hanno intrapreso processi produttivi e distributivi più rispettosi dell’ambiente, e si sono approcciati all’economia circolare, oltre ad assicurarsi del benessere e della soddisfazione dei dipendenti con appositi piani di welfare aziendale, e a continuare a rinnovare le proprie policy in materia di diversità e inclusione.

Per fare qualche esempio, la classifica dei primi cinquanta brand più amati al mondo vede un podio formato da Asics, Illy e Colorbar Cosmetics. In Italia invece i brand più amati sono Aprilia, Abarth, Illy, Prada, IKEA e LEGO.

 

Come si diventa Love Brand?

Per far crescere l’amore per il brand è obbligatorio conoscere il proprio pubblico, ovvero ciò che coinvolge, commuove, fa arrabbiare ed emoziona. Per ciascun pubblico, possono esserci caratteristiche diverse, ma resta fondamentale un approccio che crei una connessione con le loro emozioni.

Ci sono tre ingredienti fondamentali che, stando alle teorie, trasformano un brand in un Love Brand, e sono:

  • il mistero: la necessità per il brand di raccontare una storia, utilizzando le migliori tecniche narrative (storytelling) per tenere alta l’attenzione e la partecipazione del pubblico;
  • la sensualità: la capacità di un brand di sedurre, con la sua proposta di valore e con una serie di elementi che parlano alla razionalità del consumatore, ai suoi bisogni;
  • l’intimità: la capacità di mostrarsi come azienda aperta e collaborativa, e coinvolgere attivamente le proprie community di consumatori, trasformandoli da semplici clienti in brand ambassador o brand advocate.

 

I vantaggi di diventare un Love Brand

Ma in che modo il sentimento d’amore per il brand crea vantaggi per un’azienda? Una volta stabilita, la connessione emotiva aiuta a costruire un rapporto speciale tra il consumatore e il brand, nonché a guidare le vendite in tutti campi dell’attività. 

Questo fenomeno ha tre effetti positivi principali:

  • proporre prezzi relativamente elevati: il consumatore spende di più in prodotti e servizi offerti da un brand che ama;
  • rafforzare la fedeltà al brand: i consumatori definiscono la fedeltà al marchio come vero e proprio amore per il brand;
  • ricevere supporto per la promozione: i clienti che amano un brand hanno maggiori probabilità di consigliarlo ad altri consumatori, contribuendo ad aumentare le vendite.

Come hai potuto vedere, diventare un brand amabile richiede un approccio nuovo, ma praticabile, e scelte coraggiose. Se vuoi saperne di più, contattaci e ti consiglieremo la migliore strategia di branding per te.

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