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Se il 2021 è stato l’anno in cui il commercio digitale ha ricominciato a crescere a ritmi simili a quelli di tre anni fa, quest’anno l’e-commerce si appresta ad essere ancora più presente nella quotidianità di tutti.

Si stima che solo per gli Stati Uniti ed esclusivamente per la fetta B2C, il ricavato annuo dovrebbe superare i cinque miliardi di dollari entro fine anno.

Gli ultimi anni hanno cambiato le abitudini d’acquisto di tantissimi, rendendo molti consumatori “più digitali”. 

Ma oltre a questo, quali saranno i trend del settore e-commerce?

 

Previsioni e trends per l’e-commerce

Secondo Sharing Media, le previsioni in Italia indicano per il 2022 un trend di vendite online raddoppiato (+90%) rispetto all’anno precedente. La spesa online di prodotti di largo consumo si triplicherà (+220%), dopo un incremento del +37,5% negli ultimi 3 mesi del 2021 e dopo un 2020 in cui la spesa online degli italiani in questa categoria aveva sfiorato i 3 miliardi di euro (+84% rispetto al 2019).

Per intercettare questi numeri gli esperti digital hanno individuato alcune tendenze, che si ricollegano spesso al lato esperienziale dell’acquisto online, e l’ottimizzazione del dialogo con i clienti

Questo perché, con la crescita progressiva del mercato, si moltiplicheranno e differenzieranno sempre più le esigenze dei clienti. Vediamo come si evolverà l’e-commerce nel 2022.

 

Il successo della Voice Search

Entro il 2024, solo per gli Stati Uniti si prevede che le vendite globali degli assistenti vocali come Amazon Echo, Google Home, etc. supereranno i 30 miliardi di dollari (Global Market Insights).

Secondo il report di Hootsuite & We Are Social, in Italia, il 37% degli utenti utilizza attualmente la ricerca o i comandi vocali almeno una volta al mese, contro il 30% nel 2019.

Gli assistenti vocali saranno quindi sempre più presenti nelle nostre case e verranno utilizzati non solo per automatizzare alcune funzioni di controllo come riscaldamento o illuminazione, ma sempre di più anche per cercare e ordinare prodotti online negli e-store

Come fare, ad esempio, nel 2022 per soddisfare questa tendenza crescente, acquisire nuovi clienti e convertire in maniera efficace sul web? 

Esistono nuovi strumenti, come il VEO (Voice Engine Optimization), una variante della SEO che consiste nell’utilizzare parole chiave a coda lunga che corrispondano ai modelli di linguaggio naturale degli utenti.

Oppure il nuovo servizio di Amazon, tra i leader nel settore degli smart speaker, ha annunciato che da quest’anno sarà possibile attivare campagne pubblicitarie tramite il nuovo servizio “Audio ADS”. 

 

L’importanza del content marketing tra reale e virtuale

Come riporta Business Insider, il futuro imminente dello shopping online è nel “content commerce”: ancora una volta, il click sul bottone “acquista” è solo l’ultimo atto di un funnel ricco di contenuti divertenti, coinvolgenti, di valore, capaci di creare desiderio o bisogno nell’utente.

In questo scenario di fondamentale importanza per content marketing e branded content, in base al budget a disposizione diverrà sempre più importante arricchire la user experience sul proprio e-commerce con contenuti immersivi come immagini e rendering 3D e navigabili dei propri prodotti o fruibili solo in AR e VR.

Chi ha analizzato i trend e-commerce per il 2022 non ha dubbi, infatti, nel considerare realtà aumentata e realtà virtuale due tecnologie “critiche” per il commercio digitale nel futuro prossimo. 

E non lo saranno tanto perché preludio alle soluzioni per fare shopping nel Metaverso, quanto perché il passato più recente è stato rappresentato da alcune soluzioni come i camerini virtuali in cui continuare a provare i propri outfit preferiti grazie ai filtri AR, anche quando i negozi fisici erano chiusi, o non permettevano la prova dei capi per ragioni igienico-sanitarie.

 

Buy Now Pay Later

Il Buy Now Pay Later è attualmente una delle aree in più rapida crescita nel mondo dei pagamenti e servizi digitali e si stima che raggiungerà una quota di mercato del 4.2% entro il 2024 rispetto all’ 1.6% del 2019 e 2.1% del 2020

Buy Now Pay Later è un vero e proprio metodo di pagamento rateizzato, che permette al consumatore di acquistare prodotti e servizi e pagarli successivamente attraverso comode rate mensili, a interessi zero e senza alcun impatto sul plafond della carta di credito. 

Sempre più e-shops stanno mettendo a disposizione questa soluzione di pagamento con l’obiettivo di incentivare i consumi e offrire soluzioni di acquisto più flessibili, spesso le preferite da Millennials e Gen Z

Secondo Affirm, uno dei player più importanti sul mercato insieme a Klarna, Scalapay e ClearPay, l’adozione di una soluzione di questo tipo da parte di un sito e-commerce porta a un aumento dello scontrino medio (+85%), del conversion rate (+8%) e degli acquisti ripetuti (+20%) da parte dello stesso cliente.

 

Social Commerce

Un recente studio di eMarketer aveva stimato che entro la fine del 2021 gli acquisti social negli USA avrebbero raggiunto i 36 miliardi di dollari, con una crescita del 35.8% rispetto al 2020. 

E a quanto sembra Facebook sta guidando questa ascesa, seguito da Instagram e Pinterest. Si stima infatti che il 22.3% degli utenti di Facebook farà almeno un acquisto direttamente sulla piattaforma entro la fine dell’anno

Quest’anno in Cina si prevede una spesa di 351 miliardi di dollari (10 volte quelli degli USA) di vendite tramite piattaforme di social commerce come Wechat, Douyin, Kuaishou.

Con questi numeri, è facile prevedere come nel 2022 il fenomeno del social commerce possa crescere ulteriormente.

 

Cookieless Commerce

Un altro trend di quest’anno segnalato dagli esperti è quello della raccolta dei dati sui consumatori

Da quando Apple e Google hanno modificato le loro normative in materia di privacy, e raccolta di dati da parte di terze parti (i cosiddetti cookies), anche il mondo dell’e-commerce sta cambiando il suo approccio alla personalizzazione della pubblicità

Questo perché, secondo le ultime ricerche, i consumatori hanno una probabilità tre volte maggiore di abbandonare i brand che “personalizzano eccessivamente”, rispetto ai marchi che non riescono a personalizzare abbastanza. 

Includere troppi dati personali nella comunicazione personalizzata può far sentire i consumatori perseguitati dai marchi, ma allo stesso tempo il 44% dei consumatori afferma di essere d’accordo con i brand che amano utilizzare le loro informazioni personali per fornire contenuti e offerte pertinenti, secondo un report di Shopify.

Fare community e creare fidelizzazione dei clienti quindi sarà ciò su cui molti marchi dovranno lavorare per eccellere nel 2022.

Cosa significa fare community? Significa creare un’identità condivisa, rituali e tradizioni e un senso di responsabilità nell’aiutarsi l’un l’altro.

Coltivare una comunità di fan del brand non si limita a nessun mezzo. Può succedere sui canali social tradizionali o sui canali proprietari. Può estendersi alle chat room, alla blockchain e alle esperienze di vita reale. Alcuni brand al momento stanno creando collezioni NFT, ad esempio, per far sì che l’audience affezionata si leghi ancora di più al marchio riunendosi sotto ad un prodotto limitato o esclusivo.

La chiave è scegliere un mezzo in cui non solo il tuo marchio può connettersi con i clienti, ma anche altri stakeholders possono formare legami profondi e duraturi tra loro.

E tu che previsione hai per il mondo dell’e-commerce?

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